Le auto-presentazioni rischiano di essere noiosette, soprattutto perché è inevitabile scivolare nell’autoreferenzialità. Mi prendo comunque questo “rischio” per raccontare della mia esperienza professionale, ma, se volete, fermatevi pure qui: non mi offenderò :)
Passione e professione
La mia attività è nata un po’ per caso e un po’ per passione. Infatti, l’antico interesse per l’astrofisica sbocciato sui banchi del liceo, mi spinse a muovere i primi passi insieme a Macintosh, per mettere ordine agli appunti sull’evoluzione stellare che avevo raccolto nel corso del tempo.
Per farlo, oltre all’interfaccia grafica di Apple, utilizzavo il pioneristico HyperCard, assieme alla prima versione del mitico MacroMind Director.
Una passione o forse solo poco più di un gioco, ma tant’è che un editore di Gorizia se ne entusiasmò a tal punto da pubblicarlo e da richiedermi lo sviluppo di altri titoli di carattere didattico e divulgativo, aprendo così la strada a quella che sarebbe divenuta la mia professione.
Dalle prime esperienze professionali alla diffusione del cd-rom
Le prime esperienze professionali sono maturate nell’ambito di un laboratorio di ricerca e sviluppo di Udine legato al Ministero della Sanità, attraverso la realizzazione di prototipi ipertestuali dedicati alla divulgazione di dati residenti su sistemi informativi complessi. Ecco, si può dire che il mio ruolo iniziale era quello del semplificatore.
Un esempio che ricordo ancora con un certa emozione, riguardava la simulazione di un ipotetico incidente petrolifero ambientato nel golfo di Trieste. Il mio compito era quello di “tradurre” equazioni matematiche in animazioni. L’Osservatorio Geofisico di Trieste aveva infatti elaborato un complesso modello matematico per simulare l’evoluzione dinamica del greggio fuoriuscito da una petroliera. Era dunque necessario costruire un sistema capace di interfacciarsi ai risultati del modello e, da essi, produrre delle animazioni grafiche interattive, utilizzando un sistema di comunicazione di fascia bassa che garantisse la più ampia diffusione.
Sempre di carattere divulgativo era “DataBrix”, un’applicazione realizzata con HyperCard, che, interfacciandosi con il database dell’INAIL, aveva il compito di produrre elaborazioni di carattere statistico anche molto complesse, ma sempre capaci di girare su computer di fascia bassa.
Seguirono poi altre applicazioni dedicate all’ambito giudiziario, come la presentazione multimediale del 1994 svoltasi presso la Corte d’Assise di Padova e dedicata ad illustrare i risultati di una perizia balistica, o come la presentazione per il tribunale di Venezia dei risultati di un sondaggio geologico eseguito nell’area dello stabilimento Enichem di Marghera.
Sempre nel 1994 sviluppai un catalogo multimediale, caratterizzato da narrazioni audio sincronizzate ad immagini, sulle pubblicazioni prodotte dal Sistema Informativo Sanitario Nazionale.
Del ’95 è “Abitare Venezia”, cd-rom realizzato per il Comune di Venezia e dedicato alle politiche abitative.
Voglio anche ricordare il “Manuale multimediale sulle sostanze stupefacenti e psicotrope” realizzato in collaborazione con il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trieste e presentato ufficialmente nel dicembre del 1998 presso l’Istituto Superiore di Sanità di Roma.
Un’altra tappa miliare (1998-1999) è rappresentata dall’Atlante interattivo sulla qualità delle acque di balneazione. Si trattava di un imponente ipertesto grafico con cui veniva monitorata l’intera costa Italiana, da Ventimiglia a Muggia, isole comprese, e articolato in tavole dal 100 mila al 25 mila. Anche in questo caso il mio compito era quello di interfacciarmi ad un GIS (sistema informativo territoriale) in cui confluivano tutti i dati del Ministero della Sanità sui campionamenti delle acque di balneazione e di costruire un’interfaccia di facile consultazione, utilizzando sempre un sistema di fascia bassa e quindi adatto ad un’ampia diffusione. Gli utenti potevano così interrogare con un clic le oltre 9.000 aree in cui era stata suddivisa la costa, per ottenere informazioni su una nutrita serie di parametri chimici e batteriologici che ne attestavano il livello di “bontà” o di inquinamento.
Una battaglia continua con i limiti dei sistemi
Solo una piccola parentesi per dire che allora la carenza dei sistemi (computer di scarsa potenza e tool di sviluppo limitati anche sotto il profilo delle funzioni matematiche messe a disposizione) rappresentava uno dei problemi maggiori con cui gli sviluppatori erano costretti a confrontarsi.
Non era sufficiente “trovare la via” in fase di analisi, ma si era poi costretti a surrogare le funzioni matematiche necessarie attraverso l’uso delle serie numeriche.
Ed i salti mortali per la gestione delle immagini? Ebbene, i monitor cui erano destinate le applicazioni erano capaci di riprodurre esclusivamente 256 colori, per cui, dovendo, ad esempio, rappresentare simultaneamente diverse immagini fotografiche, si rendeva necessario realizzare una tavola di colore di compromesso in cui si includevano anche i colori di base dell’interfaccia.
E con i limiti di ram? Ecco, quando andava bene, erano 256Kb e ci doveva girare tutto: sistema operativo e applicazione.
La soluzione era un gioco continuo di swapping, di riallocazione e di precaricamenti della memoria gestiti da funzioni probabilistiche che, in qualche modo, rappresentavano la preistoria degli attuali sistemi di profilazione degli utenti usati dai browser. Così, più l’utente utilizzava l’applicazione, più aumentava la probabilità che il sistema rispondesse con maggiore velocità.
Insomma, davvero una battaglia continua!
Dall’epoca dei cd-rom all’avvento di internet
Mentre la mia attività professionale proseguiva anche attraverso collaborazioni con agenzie di comunicazione, con industrie di livello internazionale (per cinque anni di fila realizzai la presentazione interattiva del bilancio di una società leader mondiale nel campo della produzione di impianti siderurgici), con aziende operanti nel campo della produzione di catene per auto, nel campo dell’irrigazione o in quello dell’illuminazione domestica, era nato e si era affermato il cd-rom.
Era davvero una sfida avvincente. Da una parte i clienti, suggestionati dalle produzioni televisive, richiedevano prestazioni impossibili per le primitive performance dei lettori di cd-rom, dall’altra, per garantire la più ampia diffusione, imponevano requisiti di sistema estremamente modesti (256 kb di ram massima).
Fortunatamente l’evoluzione dei sistemi, unitamente alla rapida diminuzione dei loro costi, agevolò non poco quel compito “impossibile”, mentre già stava prendendo corpo internet.
Mi ci buttai a capofitto e fui, in qualche modo, tra i precursori di un modello di comunicazione che utilizzava l’html principalmente come contenitore di oggetti interattivi sviluppati, prima, con la tecnologia Shockwave di Macromedia e, poi, con quella Flash (1997). In questo modo si potevano surrogare le carenze delle funzioni che JavaScript avrebbe rilasciato solo negli anni successivi. E fu con tali sistemi che sviluppai, per il Ministero della Sanità, un sistema fruibile online, con cui venivano presentati i risultati di una complessa indagine statistica sui servizi e sulle strutture sanitarie del nostro Paese.
La rete era dunque entrata in scena e si stava profilando una delle più grandi rivoluzioni della storia della comunicazione e delle modalità di interazione del genere umano.
L’esperienza dell’insegnamento e le iniziative editoriali
Dalla passione iniziale che diede origine alla pubblicazione de “La vita delle stelle”, di anni ne erano passati diversi, così come tanta è stata l’esperienza maturata ed acquisita anche attraverso la docenza tenuta presso alcuni corsi professionali sulle tecniche della comunicazione multimediale dove, senza alcun dubbio, ho ricevuto dai miei studenti molto di più rispetto a quanto ero riuscito a dare loro.
Probabilmente è stata davvero una delle esperienze più importanti e formative per la mia professione. Ciò che mi ha dato di più è stato il voler cogliere l’essenza dei pensieri dei miei allievi, impegnandomi a considerare e riconsiderare aspettative e problematiche della comunicazione multimediale anche dal loro punto di vista.
Di pari passo si rafforzava l’interesse e la passione per l’ambiente ed il territorio e dopo alcune importanti attività che mi avevano portato a collaborare con diverse imprese nel campo delle informazioni turistiche, storiche e naturalistiche della mia regione, prese corpo l’idea e la sostanza di intraprendere un’attività editoriale autonoma.
Fu così che nacque una produzione di cd-rom tra i quali “Ambienti Naturali del Friuli Venezia Giulia”, “Guida alla Provincia di Gorizia”, “La flora del Friuli Venezia Giulia” e “Gradisca d’Isonzo”, un omaggio dedicato alla straordinaria cittadina che mi ospita.
Sempre nell’ambito della produzione editoriale, ricordo con soddisfazione le collaborazioni da cui sono nati altri titoli dedicati all’ambiente e al territorio come “Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata” e “Conosci il Carso – Spoznaj Kras”.
Strada facendo mi sono anche avvicinato alla realizzazione di video-documentari di carattere informativo e divulgativo su temi dedicati, in particolare, alla tutela dei diritti dei consumatori.
Mi piace anche ricordare una serie di video musicali realizzati per animare alcune celeberrime colonne sonore eseguite dal maestro e pianista Lucio Belviso: veramente dei bei momenti in cui ho dato spazio alla creatività, troppo spesso ingabbiata dalla severità delle procedure.
Il CMS dedicato all'informazione
Dopo la parentesi editoriale, mi sono dedicato con maggiore intensità ai servizi su internet realizzando, in particolare, dei sistemi in area protetta per la gestione di sportelli informativi e l’archiviazione documentale.
Ma ciò che mi preme sottolineare è la realizzazione del CMS che, in buona sostanza, rappresenta il tema principale di questo sito, il sistema che consente di configurare e di personalizzare secondo le specifiche esigenze, di pubblicare e di mantenere aggiornato, con grande facilità, un sito internet.
In esso ho cercato di raccogliere tutte le esperienze maturate nella mia attività e, soprattutto, la filosofia e i principi di comunicazione che si sono formati ed evoluti nel tempo, sempre e comunque tesi alla ricerca della semplicità.
Per maggiori dettagli e informazioni sul CMS vi rimando alla pagina dedicata.